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Redazione

Attualità

PREMIO BEST PRACTICES PER L’INNOVAZIONE XV EDIZIONE, RE-START INNOVATION 2021, 16 e 17 giugno | STAZIONE MARITTIMA DI SALERNO

Premio Best Practices

Dopo la scorsa edizione completamente digitale, a causa della pandemia da Covid-19, il Premio Best Practices per l’innovazione, giunto alla XV edizione e nato su proposta del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno, torna in presenza mercoledì 16 e giovedì 17 giugno, alla Stazione Marittima di Salerno. L’iniziativa è organizzata da Confindustria Salerno, in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno.

«Questa edizione del Premio Best Practices per l’innovazione è molto importante. È il simbolo della ripartenza – dichiara Antonio Ferraioli, Presidente di Confindustria Salerno –.

È un’opportunità concreta per il paese e dà una prospettiva di carattere imprenditoriale a tanti giovani impegnati nel settore dell’innovazione tecnologica.

Questa VX edizione, per il prestigio dei partner che la sostengono e per il numero di progetti arrivati, ha riscosso un successo superiore».

Giuseppe Gallo

«La Camera di Commercio di Salerno ha supportato questa iniziativa sin dall’inizio – dichiara Giuseppe Gallo, Vice Presidente della Camera di Commercio –. Il Premio Best Practices per l’innovazione è una piattaforma importante, che mette insieme richieste e offerte per l’innovazione tecnologica. Oggi, solo un’impresa su quattro è adeguatamente strutturata per poter far fronte a tutte le innovazioni tecnologiche che il mercato richiede. La Camera di Commercio ha istituito i PID (Punti Informatici Digitali), dove vengono accolte tutte le richieste delle imprese della provincia di Salerno che vogliono avere informazioni e procedere nel senso dell’innovazione tecnologica, settore in cui abbiamo deciso di investire 2 milioni di euro».

Una due giorni in cui aziende, start up, spin off e organizzazioni avranno l’opportunità di presentare i loro progetti per le categorie “Tecnologie abilitanti 4.0 applicate al settore e filiera turistico/beni culturali” (innovazioni tecnologiche 4.0), “Digitalizzazione” (innovazioni di processo) e “Agrotech” (innovazioni di settore) a una giuria composta da esperti, imprenditori, policy marker, investitori, accademici e rappresentanti dell’ecosistema dell’innovazione.

«Quest’anno abbiamo ricevuto 98 progetti, di cui ne abbiamo selezionati 70. I progetti sono arrivati da tutta Italia, anche dalla Valle d’Aosta e questo dà la dimensione del carattere nazionale che sta assumendo –

Francesco Serravalle

dichiara Francesco Serravalle, Presidente Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno e coordinatore del Premio Best Practices per l’Innovazione –. I cluster di innovazione sono tre, innovazioni tecnologiche 4.0, digitalizzazione (innovazioni di processo) e “Agrotech” (innovazioni di settore). E, per le innovazioni tecnologiche 4.0 si punta sul turismo, considerate la situazione economica e la crisi e considerate anche e soprattutto le opportunità che abbiamo sui nostri territori. La crisi viene letta, quindi, come opportunità. Elemento fondamentale di questa edizione è quello di far capire sempre di più a tutti gli attori dell’innovazione che la parola chiave è la collaborazione. È stato quindi concesso spazio a chi presenta progetti in collaborazione con altri soggetti, attraverso uno scambio di risorse umane, finanziarie e strategiche. Siamo riusciti a creare un ecosistema grazie a partner storici e nuovi che affiancano e sostengono l’iniziativa: Banca di Credito Popolare, Banca Sella, Tim, Unicredit, Banca Campania Centro, Isolkappa, Enea e Sider Pagani. Grazie alla Camera di Commercio di Salerno, lo scorso anno siamo riusciti a dare un premio in denaro ai vincitori, per un totale di 15.000 euro. Il messaggio che vogliamo lanciare: crediamo nelle idee, nelle start up, nei giovani. Diamo opportunità per le nuove generazioni».

Creatività e contaminazione sono le parole chiave della kermesse, che promuove la cultura dell’innovazione e dell’imprenditoria in Italia, generando un meccanismo virtuoso di condivisione delle progettualità e che, nel tempo, ha dato vita a tante nuove idee e iniziative imprenditoriali, partendo da Salerno e raggiungendo il resto d’Italia. 

Dal 2006 al 2019, il Premio Best Practices per l’innovazione ha registrato numeri importanti: 800 progetti presentati, 10.000 presenze, 60.000 visualizzazioni YouTube, 216.000 visitatori unici al sito web, 140 ore di diretta streaming. A questi numeri si aggiungono due missioni in Silicon Valley.

Anche la XIV edizione, per quanto digitale, è riuscita a mantenere alta l’attenzione sul tema dell’innovazione, con 107 progetti in gara, 10.000 visualizzazioni video/diretta Facebook, oltre 50 tra sponsor e partner, oltre 200 visitatori unici sulla piattaforma e 3 tavole rotonde.

Beatrice Gigli

founder e chief manager

M. +39 333.2174835 

Beatrice Gigli Communication 

Relazioni Pubbliche | Comunicazione e Media Relations | Partnership Picking | Eventi

Milano | Roma | Napoli | Palermo I Parigi

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Food & Beverage

Ristorante “Dal Bolognese” due sedi, un unico paradiso culinario.

dal bolognese

Questo ristorante famoso in tutto il mondo, a Milano è a due passi dal Duomo, celebre per i piatti della tradizione emiliana come suggerito dal nome.

Alfredo Tomaselli

A Roma é storia. Il patron Alfredo Tomaselli é un’icona grazie alla sua nobile gentilezza. 

Si affaccia magnificamente su piazza del Popolo a Roma per cui, oltre alle buone forchette, ci si trovano vip, turisti e personaggi della Roma bene.

Nomen omen, la tradizione emiliana si traduce in salumi di qualità come antipasti, in ragù di culatello o alla bolognese, tortellini in brodo, tortelloni, carrello di bolliti, fritti e così via.

Nulla da dire su qualità e bontà. 

La sede milanese dello storico Dal Bolognese di Roma. propone una cucina emiliana ( e non solo) di altissimo livello nell’elegante cornice di palazzo Recalcati, a pochi minuti dal Duomo di Milano. I tavoli esterni sono situati nella riservata cornice del cortile privato.

DAL BOLOGNESE

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ArteEventi

Domenica 13 giugno ore 18.00 Forte dei Marmi, Villa Bertelli presenta: Il fascino segreto di Tiziano a cura di Francesca Rachel Valle.

Tiziano

Torna il meraviglioso mondo dell’arte a Villa Bertelli,  con l’incontro Il fascino segreto di Tiziano, a cura della storica dell’arte Francesca Rachel Valle, in programma domenica 13 giugno alle 18.00 nel Giardino dei lecci, nell’ambito della rassegna L’altra Villa, promossa dal Comitato di Villa Bertelli a Forte dei Marmi.

Un viaggio interiore, attraverso la pittura di Tiziano Vecellio, pittore veneziano, che insieme al conterraneo Giorgione, è l’inventore del tonalismo veneto. Imprenditore, amato dai potenti della sua epoca, segna il passaggio del linguaggio iconografico rinascimentale ad una visione più moderna, proiettata verso l’uomo contemporaneo. Francesca Rachel Valle, con il consueto garbo e la riconosciuta competenza, parlerà della grande capacità tecnica e inventiva di questo immortale artista, che ha il merito di essere riconosciuto come autore internazionale, eppure la sua grande forza espressiva si manifesta come una visione più intima dei personaggi ritratti.

Un elegante invito alla scoperta di un lato inedito della sua arte.

Evento promosso e sponsorizzato da Giulio Garsia Financial Advisor. Ingresso libero. Necessaria prenotazione 0584 787251

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Attualitàeccellenze italianeInterviste

Intervista a Nicoletta Sartore Direttore Operativo di “ELITE Cycling”

elite cycling

Quando parliamo di  Elite  Cycling difficile utilizzare il singolare, tanta è l’ abitudine che il fondatore, Amerigo Sartore e i figli hanno trasmesso al team a lavorare in gruppo, dando la giusta importanza ad ogni singolo componente, grazie a tutti i tasselli è stato possibile comporre il puzzle di questa realtà Veneta divenuta eccellenza italiana nel Mondo.

Abbiamo fatto qualche domanda a Nicoletta Sartore, Direttore Operativo dell’azienda  lasciando a lei il compito di raccontare l’’Azienda di Famiglia.

L’amore per il ciclismo da dove nasce?

Mio padre era sempre stato affascinato da questo sport, fatto di fatica e coraggio, imprese eroiche e grande passione. 

Fu lui a scegliere quella che probabilmente è la più intensa fotografia di tutti i tempi legata al Mondo del ciclismo,

Coppi e Bartali nell’atto del passaggio della borraccia ( chi a chi , ancora oggi non è stato possibile saperlo, e forse è meglio così ), che oramai appartiene all’immaginario collettivo degli italiani e degli appassionati del settore: un solo scatto è in grado di raccontare mille storie condensando sofferenza, passione ed il dolore, mettendo in risalto i veri valori dello sport, solidarietà, rispetto e lealtà.

La tecnologia nel settore in cui  ELITE è un’eccellenza è fondamentale per rimanere ai vertici mondiali e competitivi , quanto conta rimanere aggiornati e innovativi?

L’innovazione e’ fondamentale, l’azienda e’ nata 42 anni fa con una vocazione commerciale e marketing ma dopo alcuni anni il focus e’ stato portato alla ricerca ed innovazione.

Ogni anno usciamo con 5/6 nuovi prodotti, siamo in 60 in azienda e 20 collaboratori lavorano nell’area tecnica. 

Quanto è importante il peso di ogni singolo componente nel ciclismo?

E’ molto importante per i nostri clienti che praticano l’attività ciclistica in ambito agonistico, soprattutto nell’affrontare le salite.

Per questo abbiamo sviluppato molti prodotti dove una delle caratteristiche principali, oltre alle prestazioni ottimali, e’ anche la leggerezza. Abbiamo realizzato portaborracce in carbonio made in Italy e borracce con un peso del 40% in meno rispetto alle normali borracce di plastica.

Che importanza ha il design nel vostro settore ?

Anche questo e’ una componente importante, si sta bene quando si e’ circondati da cose belle.

Per questo nei nostri prodotti curiamo l’aspetto tecnologico e funzionale ed anche il design, in modo tale che l’utilizzo sia appagante, perchè si sta bene con una bella esperienza d’uso ed anche un bel prodotto con cui circondarsi.

Come scegliete i testimonial ?

Non abbiamo veri e propri testimonial, ma collaboriamo con molte squadre professionistiche.

La collaborazione con loro e’ molto importante, il loro utilizzo dei nostri prodotti ad altissimi livelli ci permette di testarli e sviluppare assieme a loro miglioramenti continui.

Il nostro obiettivo e’ che i ns veri testimonial siano i ns clienti, contenti dei prodotti che pensiamo per loro e del servizio che gli offriamo.

AMBASSADOR ELITE CYCLING

Ci racconti la mission dell’ELITE?

Vogliamo migliorare continuamente il modo di praticare il ciclismo, perchè sempre più persone possano avvicinarsi a questo sport e per dare prodotti sempre più performanti ai nostri fidati clienti.

Una delle immagini storiche che entrando in azienda rimane impressa è la fotografia che ritrae Coppi e Bartali nel passarsi la borraccia, ancora oggi ,non si ha la certezza di chi l’abbia passata a chi , quanto conta il codice etico in Azienda?

E’ importantissimo, il rispetto per i nostri clienti e per i nostri collaboratori e’ essenziale per noi. 

Il nostro e’ un ambiente competitivo ma sano, anche fra concorrenti, ci si sfida come nel ciclismo, per arrivare per primi, ma con grande rispetto per tutti.

Quanto è importante il team per Elite ?

Fondamentale, Elite non sarebbe quella che e’ se non ci fossero i collaboratori che ci sono, siamo una grande squadra. Investiamo molto sulla formazione dei collaboratori, per far sviluppare i loro talenti e permettere loro di esprimersi al meglio le loro capacità. 

Se potessi incontrare un grande legato al mondo del ciclismo del passato , chi sceglieresti e cosa gli chiederesti ?

E’ troppo banale se dico Coppi e Bartali ? Mi piacerebbe farmi raccontare la loro rivalità e collaborazione, com’era per loro affrontare assieme le loro grandi sfide.

Mi racconti un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Mi rende sempre molto orgogliosa quando vedo con quale passione i nostri collaboratori inseguono  i nostri obiettivi, come sentono loro l’azienda e come danno il massimo per ottenere i migliori risultati. Gli esempi sono molti e li si possono vedere sempre, da quando andiamo assieme in fiera e tutti si mettono al lavoro, dall’allestimento all’accoglienza dei clienti sino allo smontaggio dello stand, tutti assieme senza risparmiarsi,  solo perchè nn e’ quello il loro ruolo.

Sino a quando accogliamo i ns clienti in azienda, tutti si danno da fare per far sentire il cliente a suo agio e per mostrargli cosa fanno loro in azienda e quale contributo danno alla nostra realtà.

Il Fiore all’occhiello di Elite Clycling

FUORIPISTA

Adriano Design ha progettato per l’Azienda Veneta una bici iconica che combina bellezza scultorea e architettonica con funzionalità straordinarie, consentendo sessioni di allenamento che ricreano fedelmente una vera gara su strada in bici.

“Come un gruppo sportivo ci alleniamo, selezioniamo i nostri obiettivi stagionali, decidiamo le tattiche, lanciamo i nostri campioni per raggiungere i traguardi più prestigiosi”

Amerigo Sartore

Fondatore di Elite Cycling

Grazie per la tua disponibilità e il tempo che ci hai dedicato

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AttualitàLibriMusica

“Rockonti”, il nuovo libro di Massimo Bonelli.

rockonti

Dopo La vera fiaba di EmJay

EmJay ( Michael Jackson ) viveva sul pianeta Pop, un pianeta felice, senza problemi, con tanta bellezza, dove gli abitanti fabbricavano colori da unire in fantastici arcobaleni e note musicali per creare melodie e fare meravigliosi concerti….

Massimo Bonelli esce con un nuovo libro: Ventiquattro racconti fatti di musica e sogno:

“ROCKONTI”

Ha collaborato con centinaia di artisti e con loro ha vissuto momenti straordinari, avventure, successi e insuccessi.

Forse molti di loro sono meno interessanti di quanto appaiano effettivamente; così, a volte, ha colorato la loro vita con un po’ di fantasia e, siccome lo dichiara, nessuno lo può smentire.

Ma qual è la realtà e quale la finzione?

Da lui, che per 18 anni è stato ai vertici della discografia mondiale non lo saprete mai.

Preferisce sognare e farvi sognare.»

Tra i protagonisti del libro: Bob Dylan, Paul McCartney, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Pink Floyd, David Bowie, Limahl, Grace Slick, Joan Baez, Tom Morello, Grateful Dead, John Lennon, Jimi Hendrix, The Who, Pearl Jam, Lawrence Ferlinghetti, Queen – ma anche molti dei luoghi del rock: Woodstock, Ventura Highway, Londra, l’Hunky Dory, Monterey, San Francisco, New York, Milano e… Babbo Natale!

Dopo aver lavorato per quasi quarant’anni a fianco di rockstar e musicisti di livello internazionale ha organizzato mostre di pittura, di fotografia e di memorabilia delle icone del rock

Ha raccontato la sua vita in mezzo agli artisti in programmi radiofonici, blog, conferenze e ovunque ce ne fosse l’opportunità, confondendo realtà e fantasia, come da lui sempre dichiarato.

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ArteOpera del Giorno

“Il divertimento dell’Imperatore” opera di Riccardo Fissore

riccardo fissore

Viviamo nel Paese più bello del Mondo , ma a volte…..

Questa opera del Neo Surrealista Riccardo Fissore , fa parte di una collezione dedicata al mondo politico italiano.

Di seguito un intervista dell’artista per www.artandinvestments.com

Il Mondo Surreale di Riccardo Fissore

Dalì, Serafini, De Chirico sembrano vagare sulle tele di Riccardo Fissore, in un mondo che a tratti ricorda il romanzo di Lewis Carroll,

Alice nel Paese delle meraviglie, di certo ha un suo modo per raccontare il quotidiano e l’epoca in cui stiamo vivendo.

Clikka su Intervista per leggere

INTERVISTA

https://www.artandinvestments.com/arte/alessio/il-mondo-surreale-di-riccardo-fissore/
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Modaspettacolo

Gabriella Chiarappa, Fashion Manager

Gabriella Chiarappa

Gabriella Chiarappa , fashion manager, presentatrice, giornalista, brand ambassador e creatrice  Le Salon de la mode.

Lasciamo volentieri che sia lei a raccontarsi rispondendo alle nostre domande.

Primo incontro con la moda? 

Sinceramente penso da bambina, pur appartenendo ad una famiglia umile, mia nonna era una grande sarta lavorava per grandi Maison, bravissima, nella cura dei dettagli era maniacale. Poi nel lavoro è stato un caso anche se in realtà credo che era scritto in una pergamena segreta. La verità è che le cose accadono quando le desideri realmente ma con rispetto e non con pretesa. Sono stata catapultata in un’Accademia di moda e poi un’evoluzione…ed oggi sono qui a parlarne.

Il talento nel mondo delle passerelle conta più dello studio?

Il talento è un elemento rilevante dopo questo però c’è la preparazione e la disciplina, di certo, nel momento in cui si scopre che il proprio futuro è questo è importante iniziare a studiare.

Per parlare di moda è necessario averla vissuta? Studiata?

Viverla è importante come è importante ascoltare i racconti di chi ha avuto la fortuna di lavorare con i grandi della moda, studiarla direi proprio di si. Quindi un mix di tutto questo per parlarne con attendibilità

Quando hai iniziato a trasformare la tua passione per la moda in lavoro?

Quando ho conosciuto il grande manager del luxury Stefano Rocca: i suoi racconti, la sua competenza, la sua professionalità e la sua tenacia mi hanno talmente affascinato da convincermi ad abbandonare dopo poco tempo il mio ruolo dirigenziale in Accademia.

In contemporanea ho pensato “Voglio creare una mia organizzazione.

Un’organizzazione che è nata nel 2014 con Le Salon de la Mode, la quale promuove il Made in Italy in Italia e nel mondo, ed è in grande ascesa.

Che differenza c’è di percezione tra la moda vissuta al Sud e al Nord?

L’Italia è un Paese meraviglioso perché vario, si tende quindi a seguire le tendenze e gli insegnamenti mutevoli di una moda in continuo cambiamento. Le differenze tra nord e sud non sono una novità, sono dovute alle differenze culturali

Perché non esistono più le TOP?

Semplicemente perché il mondo è cambiato, sono cambiati i canoni estetici del fashion system, le nuove testimonial di bellezza sono molto più raggiungibili, come le attrici, le cantanti top, le influencer. Senza alcun dubbio le top model degli anni ’90 hanno lasciato un segno indelebile nella società e non solo nella moda.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso?

Un ricordo da bambina, che mi riporta il sorriso e di quando cantavo con il mio papà, ho sempre amato cantare, era divertente farlo con il mio babbo che suonava la chitarra, facevo dei mini concerti in family.  In seguito ho studiato canto jazz e devo dire che mi manca molto la musica, anche se ho portato avanti l’altra mia passione la conduzione tv e il giornalismo.  

Quanto contano i social oggi nel mondo della moda?

Molto, credo che la rivoluzione dei Social Media nella Fashion Industry, sia diventato un vero vantaggio competitivo per le aziende. Instagram è sicuramente uno dei canali pubblicitari più utilizzati dalle aziende di moda per raggiungere il proprio target, perché gli instagrammer fashion-addicted sono tra i più assidui utilizzatori di questo social media.

Che cosa è per te la moda?

La moda è un’arte ed è sempre stata innata in me. L’arte attraverso la quale è possibile esprimere se stessi, il proprio umore, le proprie sensazioni, il proprio ego, credo che la moda sia un modo per poter esprimere la propria personalità. La moda mi diverte: la vedo e la vivo, amo il suo essere, piena di tradizione e novità, perfetta per chi ama sorprendere e sorprendersi.

In sintesi il mio mondo, fatto di alti e bassi e pieno di sorprese

Chiaramente se si parla del mio lavoro potrei scriverti un libro.

Se potessi andare indietro nel tempo, con quale personaggio ti piacerebbe interagire e perché?

Se potessi fare un salto nel passato, con la macchina del tempo, incontrerei ed intervisterei Audrey Hepburn, la sua eleganza discreta e il suo stile impeccabile, mi hanno affascinato sin da piccola.

Una donna elegante e sofisticata, maestra nel creare outfit semplici che non hanno tempo né età.    

Cosa pensi dell’editoria di settore?

Negli ultimi dieci anni c’è stata una grande rivoluzione, se una volta il pubbliredazionale era ben individuabile all’interno del giornale, ora non lo è più.  

Ci sono tremila esempi di cambiamenti che potrei fare, come il potenziamento delle riviste web.

Poi i blog sono diventati “lifestyle magazine” e i blogger stessi – quelli sopravvissuti all’implacabile selezione naturale – “influencer”, in un vorticoso ridefinirsi dei ruoli tuttora in mutamento.

L’anoressia spesso è stata associata al mondo della moda, qualcosa è cambiato oggi?

il mondo della moda rispetto al passato si è sensibilizzato fortemente sotto questo punto di vista. L’ambiente dell’“Haute Couture” ha cominciato a porsi qualche interrogativo sull’impatto che i modelli proposti potevano avere verso i più giovani. Per contrastare questa tendenza si è rivelato particolarmente utile l’outing di alcune modelle e modelli famosi, che hanno rivelato la loro lotta contro l’anoressia.

Cosa pensi del fenomeno “Curvy”?

Il mio pensiero a riguardo è decisamente positivo, sono sempre stata convinta che la moda fosse di tutti e che fosse profondamente sbagliato relegare le creazioni solo taglia 40 o 42.

Nel mondo ci sono donne meravigliose e ogni donna ha il diritto di essere rappresentata dalla moda e non esserne esclusa. Ricordo inoltre che ci sono aziende di moda che da anni indirizzano i loro prodotti a donne curvy come: (Marina Rinaldi, Elena Mirò) e, proprio qui in Italia, esistono agenzie di moda completamente dedicata alle donne curvy.

Grazie per il tempo a noi dedicato

Intervista in collaborazione con Alessandra Giulivo Presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer

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ArteAttualitàModa

Fondazione Mazzoleni presenta: ART on BAG Collection.

ART on BAG

Non solo arte, ma tutto ciò che è bellezzacultura a sostegno del sociale,

molto più di uno slogan… è la mission, il pilastro che sostiene gli scopi e motiva gli obiettivi della Fondazione Mazzoleni.


In un’opera d’arte è’ l’insieme dei colori a “dare vita” alle emozioni e quando i materiali e i pennelli cedono il posto alla forza del pensiero e alle idee di persone che condividono gli stessi valori e gli stessi scopi ecco che nascono progetti ambiziosi come vuole essere Art on Bag Collection.


 

…Se non puoi visitare una mostra d’arte, sarà l’arte, indossata, a farsi notare per le strade del mondo!!!

Fondazione Mazzoleni ha deciso di stampare sulle bags opere di artisti emergenti e di autori affermati in edizioni limitate. 

Le bags una volta indossate diventano delle in pratica una sorta di  “mostre itineranti” e un giorno, il solo appenderle ad una parete diventerà una nuova forma, inusuale, ma “innovativa” di avere la propria collezione privata.

La mission di Art on Bag Collection ribadisce i valori e gli obiettivi della Fondazione Mazzoleni: semplicità, innovazione, eco sostenibilità, valorizzazione degli artisti, non è un caso che una parte dei proventi delle vendite verrà devoluta per creare borse di studio per gli artisti giovani e promettenti e al sostegno sociale.

Le bags saranno in materiali eco sostenibili, la stampa sarà digitale con colori ad acqua, tutte le lavorazioni di applicazione sigilli e cuciture sono eseguiti in Italia;

Il primo “case history” di Bag certificata e autentica utilizzando un sistema brevettato abbinato ad un “Sigillo” che renderà le  Bags non contraffabili e che interrogato con il semplice avvicinamento di un cellulare si potranno ottenere informazioni sul progetto ARTonBAG, dell’opera e dell’artista!

I pezzi saranno identificabili anche nel tempo e numerati per ogni singola collezione, il sistema consentirà di certificare la proprietà una volta effettuata la registrazione e il possessore della bag avrà un suo pin e password per agire all’interno dell’area riservata nel sito o utilizzando la app di Myuniqo.

Web site

www.fondazionemazzoleni.com

Instagram: artonbag_

Facebook: Artonbag_

Contatti:

  artonbag@fondazionemazzoleni.com

+39 035 511784

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ArteLibri

La Jaca Book presenta Il libro LETTERA A MILANO a cura di Lorenzo Valentino

marina previtali

Il libro LETTERA A MILANO, appena pubblicato dalla Jaca Book, storica casa editrice indipendente milanese, è un evento straordinario per il capoluogo lombardo, frutto dell’intelligenza socialmente combinata, con personalità rappresentative dei diversi ambiti professionali e di umanissima profondità narrativa.

E’ la Milano dei quartieri, delle periferie prive di una propria connotazione identitaria in contrapposizione al centro urbano disamorato della socialità.

E’ la Milano che s’immedesima organicamente con i propri luoghi simbolo… compresenza di energie produttive che aprono l’orizzonte sociale alle relazioni di senso e arricchiscono la sfera del linguaggio urbano.

Eccedenza ideativa che la città indossa come naturale foggia culturale. Opera collettiva di scrittura dunque, svolta secondo una linea plurale di intersezione narrativa che nella sua circolarità ha reso possibile manifestare l’intima trascendenza del volto cittadino.

Alle parole d’esperienza si aggiungono le opere sulla complessa e stratificata realtà milanese dell’artista Marina Previtali.

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