In un periodo in cui il termine artista è decisamente abusato, la manualità e la creatività spesso sono lasciati all’improvvisazione, la mancanza di studio e tecnica vengono sostituiti dalla tecnologia, trovare un giovane che ha scelto di creare le sue sculture utilizzando acqua, terra, aria e fuoco ci fa ben sperare.
Parliamo della ceramica, dove nulla può e deve essere lasciato al caso, forse il più antico metodo per creare arte, sta tornando.
Abbiamo fatto qualche domanda a Alberto Tornago, artista “unconventional” che con passione e talento si affaccia nell’universo Arte
Il tuo primo contatto con l’arte?
Il mio primo contatto con l’arte è stato tramite un amico di mio papá, che ha una piccola bottega di arte vicino a casa dove svolge dei corsi di pittura e scultura;
La tua prima opera?
La mia prima opera l’ho fatta nel 2018, in creta, rappresenta la testa di un cavallo di colore rame e ho usato come tecnica per colorare le bombolette spray.
La feci al liceo artistico seguito dal mio professore di scultura, Dario Ghibaudo;
Per fare arte , bisogna averla studiata?
Secondo me per fare arte non bisogna necessariamente aver studiato, ma bisogna soprattutto avere passione, conoscere le basi e i classici in modo da trarre ispirazione dai propri miti e maestri;
Come scegli cosa ritrarre ?
Io di solito per scegliere cosa ritrarre, cerco qualcosa che mi affascini , a volte cupe a volte serene, ognuno di noi ha un lato più melanconico e uno più goliardico, io voglio raccontare entrambi nelle mie sculture.
Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?
Come aneddoto divertente, ho pensato a una volta che mi sono distratto un attimo e la mia cagnolina è salita sul mio tavolo da lavoro ed è riuscita a mangiarsi un tubetto di colore ad olio; il giorno dopo ha fatto i suoi bisogni colorati e mi sono divertito pensando alla “merda d’autore” di Pietro Manzoni.
Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?
Mi piacerebbe incontrare Salvador Dali e mi piacerebbe conversare con lui per riuscire a lasciarmi trasportare nei suoi dipinti straordinari e onirici sempre ricchi di elementi bizzarri e fantastici che sfidano la realtà e l’immaginazione.
Quanto conta la comunicazione ?
La comunicazione avviene con un linguaggio chiaro e identico a quello della persona con cui ci interfacciamo, penso che conti più il linguaggio para verbale che quello verbale;
Cos’è per te l’arte?
L’arte per me è un’ altro tipo di espressione che va capita singolarmente, io di sicuro inserisco il mio pensiero ma alla fine ognuno arriva individualmente arriva alla propria interpretazione.
Cosa ti aspetti da un curatore e un gallerista?
Da un curatore mi aspetterei che si occupasse della cura dei miei allestimenti temporanei per le mostre; mentre a un gallerista chiederei di esporre le mie opere in modo che risalti subito la mia idea di arte per il pubblico;
Quanto contano per te la luce e il colore?
Secondo me le luci e il colore contano molto sia se sono cupe che accese, mi piace usare entrambe le tonalità.
Grazie Alberto per la tua disponibilità e la piacevole chiacchierata.