La lirica non è solo voce, ma anche interpretazione, quanto è difficile immedesimarsi ogni volta in un personaggio differente, quando interpreti un’opera?
Bella domanda e un’esperienza metafisica, difficile spiegarlo a parole, da quando inizio lo studio di un ruolo e sino alla messa in scena io non sono più me stessa ma divento quel personaggio, sento le sue emozioni e come se quel personaggio vivesse dentro di me, ad esempio,
Debuttai nel ruolo di Violetta Valéry nell’opera La Traviata di Giuseppe Verdi nel pavese diretta dal Maestro Gian Marco Moncalieri, quando Violetta morì una parte resto con lei e poi per un periodo sentii un vuoto dentro, sentivo la mancanza di quella presenza che con me ha condiviso una parte della mia esistenza. Devo dire che è molto impegnativo immedesimarsi, ma per me è più difficile separarmi dal personaggio.