Nuova creazione per l’icona della profumeria francese, la Maison Molinard, uno dei più antichi profumieri del mondo e il primo della città di Grasse, che per celebrare i suoi 175 anni rende omaggio all’eterna musa della profumeria, l’Iris, fonte di ispirazione e ingrediente prezioso anche per le caratteristiche tecniche della sua radice. Il profumo è dedicato alla figlia di Célia Lerouge-Bénard, direttrice generale e quinta generazione dei profumi Molinard.
La fragranza è avvolgente, intensa, con una spiccata riconoscibilità dei sentori che individuano un profumo di stile molto francese, capace di evocare i sentori d’antan, la classicità del gusto e insieme offrire una spinta briosa decisamente contemporanea.
Da notare la sua persistenza che non diventa invasiva e che anche con le temperature estive non satura ma permane vestendo delicatamente la pelle, grazie ad una buona armonia tra intensità e freschezza.
Il suo colore vuole lo rende fiore simbolo della Maison, che si associa al primo approccio alla violetta e alla rosa, il binomio della tradizione della profumeria che annuncia una femminilità, delicata e suadente ad un tempo, per poi evolvere in note muschiate e legnose. L’individuazione dei sentori è lo spirito della linea Les Eléments, che scava in ogni componente per tirarne fuori l’essenza. Il viaggio nella piramide olfattiva ci porta a incontrare le bacche di rosa e le foglie di violetta, ma anche di pera tra le note di testa; quindi troviamo al cuore l’iris e la rosa e tra le note di fondo muschio, cedro, legno di cashmere.
La Maison Molinard – in Italia distribuita in modo esclusivo da Aquacosmetics Srl Unipersonale – ha una storia familiare importante da cinque generazioni che è rimasta indipendente e per questo è parte del patrimonio francese tanto da essere stata insignita del riconoscimento di “Entreprise du Patrimoine Vivant” che riconosce il suo raro e originale savoir-faire tramandato da generazioni. Fin dal 1849 il celebre profumiere di Grasse ha conquistato una fama internazionale seguendo il fil rouge della qualità degli ingredienti e della tradizione.
Così nei profumi la natura non si perde mai e l’eleganza non diventa effetto speciale, sofisticazione ad ogni costo.
La storia della Maison
Grasse è una piccola cittadina sulle colline della costa azzurra, dove la natura e molto rigogliosa ed è con essa che si intreccia la storia dell’azienda nonché con la storia della profumeria di Grasse e quindi con la storia di Francia.
Fu Filippo il Bello che dette ai «conciatori» il diritto di produrre unguenti profumati e così i conciatori di Grasse divennero famosi a Parigi con il nome di les tanneurs de cuir vert.
Ora le pelli conciate che arrivavano da Grasse, a differenza di tutte quelle che arrivavano dal resto d’Europa, erano particolarmente morbide, di un colore verde pallido ed emanavano un piacevole profumo, fatto dovuto a una ricetta segreta, un pesto di mirto e lentisco, che i conciatori grassois spargevano tra una pelle e l’altra.
Queste pelli erano particolarmente pregiate e apprezzate dai guantai ed ecco perché Filippo il Bello diede ai conciatori il diritto di produrre profumi e unguenti. Il tempo passa e con Luigi XIII, figlio di Maria de’ Medici, nel gennaio 1614 nasce la corporazione dei Maître Parfumeurs et Gantiers, grazie alla quale ci fu una vera e propria evoluzione industriale. Infatti, fino al 1300 l’unico metodo conosciuto per creare profumi era grazie alla distillazione e l’enfleurage, già conosciute dagli egizi e poi dagli arabi, portata in Europa dagli scambi con la Terra Santa ed in particolare le crociate.
Nel 1724 la corporazione di Grasse era la più potente e decise di separare i guantai dai profumieri.
Grazie alla collaborazione con la facoltà di medicina di Montpellier, la scoperta della trementina, la distillazione di acque di frutta, dei rizomi, dei tuberi, tra 1600 e il 1700 queste scoperte diedero un forte impulso alle attività legate alla produzione delle materie prime e dei profumi. Viene introdotto il metodo dell’estrazione e vengono creati nuovi ingredienti.
Agli inizi dell’Ottocento i Maître Parfumeur sono di fatto una forza politica ed economica molto potente. Nel 1849, un chimico di nome Giacinto Molinard apre una bottega di profumeria nel centro di Grasse dove vende Eaux de Cologne e Eaux de Toilette di sua produzione, estratte da fiori e frutti da lui raccolti sulle colline attorno alla città. Divenne famoso con il nome di Molinard Jeune «Il giovane» perché si distinse subito dai suoi colleghi per lo spirito innovativo.
La Regina Vittoria (1825-1901), a dispetto della geografia dei suoi titoli, Regina di Gran Bretagna e Irlanda, Regina del Canada, Regina d’Australia e Imperatrice delle Indie la sovrana amò incondizionatamente la Francia. In particolare, frequentò assiduamente la Costa Azzurra, al punto da indurla a dichiarare: “Se ci dovesse essere una guerra tra Francia e Inghilterra, chiedo a Dio la grazia di morire prima”. Nel 1891 soggiorna all’hotel Carlton di Cannes e scopre i profumi di Molinard che divennero famosi in tutta Europa. La famiglia Lerouge-Bénard, tuttora proprietaria della Maison Molinard, acquisisce le formule e inizia la collaborazione con in più grandi vetrai di fine secolo, come Viard e vetrai di Baccarat.
A cura di Giada Luni