Nella vita scrive canzoni, e non solo…

Lascia il lavoro di commesso in un negozio per dedicarsi solo alla musica.
Ha compreo che se credi in qualcosa non puoi ne devi dividerti a metà
Naturalmente non è stato facile , ma per avere la giusta credibilità nel mondo della musica non puoi apparire come un improvvisato.
Dopo aver fatto una lunga gavetta iniziata a 17 anni si fa notare vincendo le Battle Di Freestyle e si conferma un talento, rilascia Mixtape e singoli con il nome di Gordon Ranzy. Successivamente decide di intraprendere un percorso più consapevole e nel 2019 cambia nome e diventa solo RANZY smette di fare battle di freestyle per concentrarsi solo sulle canzoni, prepara più di una quindicina tra canzoni e video, e si prepara per fare il grande salto, Il talento certo non gli manca.
Il resto lasciamo che sia lui a raccontarcelo attraverso le nostre domande
Il tuo primo incontro con la musica ?
Escludendo il flauto dolce durante la lezione di musica alle elementari il primo incontro che mi fece innamorare della musica fu quando avevo 13 anni.
In quel periodo, era il 2003, vinsi un premio scolastico per il miglior tema e il LIONS CLUB di Busto Arsizio mi regalò 200€ e un lettore CD, allora dissi a mia mamma cosa me ne faccio del lettore CD se non ho i dischi?
Lei mi portò da Media World e mi comprò Eminem Show, Jovanotti Buon Sangue, Jamiroquai A Funk Odissey, Linkin Park Hybrid Therory, quello fu il mio primo incontro con la musica.
Quando hai capito che sarebbe stata parte integrante della tua vita la musica?
Quando ho perso mia mamma per una malattia avevo 17 anni e capii subito che la musica era diventata la mia confidente come la mamma che ti ascolta e non ti giudica.
Non avrei mai pensato di averne bisogno come necessità e invece è questo il motivo per il quale la musica è diventata parte integrante della mia vita.
Un aneddoto che ricordi con il sorriso?
Ricordo che quando ero piccolo guardavo il festival bar e amavo cantare le canzoni a squarciagola, peró mi vergognavo di farlo davanti alle persone, non immaginavo che un giorno avrei avuto il coraggio di farlo anche io.



Come è cambiato il mondo della discografia?
La discografia si è evoluta alla velocità della luce, dai dischi fisici allo streaming ed oggi grazie all’approccio fortemente orientato verso i social media la reazione del pubblico non è più una sorpresa.
I social sono diventati la prima opportunità per testare in modo diretto ed efficace, in real time, il feedback tra l’artista e i fan.
Credo che l’era dello streaming abbia cambiato drasticamente il mercato musicale dando più opportunità di emergere anche agli artisti indipendenti attraverso You Tube, Instagram, Tik Tok, gli artisti possono diventare virali e farsi notare velocemente dalle case discografiche.
Cosa pensi dei video?
Da anni la musica non si ascolta e basta, ma si guarda anche. I video danno all’ascoltatore una visione più ampia di quello che l’artista vuole comunicare con la canzone.
Molte persone ne vanno pazze per i video, altre non li guardano nemmeno e ascoltano solo la musica, credo che a loro piaccia più immaginare che guardare.
Quanto conta l’immagine oggi?
Penso che nella musica l’immagine sia sempre contata molto, ma dipende anche da che musica fai, ci sono artisti che vivono della loro immagine trasgressiva e fuori dai canoni e magari non sono grandi interpreti, mentre ci sono altri grandi artisti che hanno lasciato il segno anche se sono persone comuni, acqua e sapone, ma hanno una voce che vale più della immagine trasgressiva.

Hai un team che ti segue?
Si ho un team di persone pazzesche, me lo sono creato negli anni.
Dietro RANZY c’è una squadra composta da amici e collaboratori.
Lavoriamo sia in studio che alle performance live minuziosamente per non lasciare nulla al caso.



Quanto conta la comunicazione?
Oggi la comunicazione è fondamentale, bisogna sapere come muoversi ed utilizzare i social media per farsi conoscere e creare un seguito in modo che il pubblico si appassioni a quello che fai.
Che rapporto hai con il tuo pubblico?
Ho un bel rapporto con chi mi segue, saper interagire ed essere presenti è molto utile e stimolante e con l’avvento dei social il pubblico è sempre pronto a comunicare e puoi testare dai contenuti che crei in che modo vuole essere intrattenuto. Un tempo era difficile creare un rapporto in tempo reale.
Oggi basta fare una storia, un reel o un Tik Tok per capire il feedback dei tuoi seguaci.

Cos’è per te la musica ?
La musica per me è il luogo dove evadere, dove mi posso sentire davvero me stesso senza avere paura di essere giudicato.
Se potessi andare indietro nel tempo, con quale artista ti piacerebbe interagire e perchè?
Mi piacerebbe tornare ai tempi di Bach, Mozart e Beethoven, per farmi insegnare a suonare il pianoforte con la loro disciplina.



Grazie Andrea per la piacevole chiacchierata