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Attualità

“IL TANGO È ARTE” RUBRICA A CURA DI MARINELLA PUCCI (MA.PU.) “SINTONIA”.

MARINELLA PUCCI
MARINELLA PUCCI

Dreaming D5: Tango introspezione, tango esibizione.

E’ caldo fuori, del resto siamo in piena estate qui a Buenos Aires.

Sono le tre del pomeriggio e nella casa si avverte un’ afa che induce a sonnecchiare per riprendersi dalle lunghe notti passate in milonga.

Mi ritiro nella mia stanza accompagnata dal mio diario che lascio a portata di mano perché so che verranno loro: i Dreamings a farmi visita. Bisogna quindi che si scriva del ricordo, delle storie, prima che svaniscano nel vuoto di una mente che non ricorda.

Un respiro profondo, un cuore che acquista un ritmo pacato, gli occhi che si chiudono ed ecco il dreaming dischiudersi..

Tanta gente, radunata attorno al palco allestito a Buenos Aires dove si stanno svolgendo i mondiali di tango argentino.

Molte le coppie in lizza, a contendersi il titolo, vengono da tutte le parti del mondo spinti da un desiderio: diventare campioni del mondo di tango argentino.

Ognuno con il proprio bagaglio e storia da raccontare.

Cammino tra la folla per avvicinarmi al palco e vedere più da vicino le esibizioni che si alterneranno a breve.

Noto una coppia seduta al bordo pista abbracciata in una posa quasi catatonica.

Lui dice: “siamo una coppia in sintonia e ci lasceremo guidare da quello che siamo al di la dei nostri corpi e dei lustrini sui nostri vestiti.”

Lei scoppia in lacrime e risponde: “non sarà come ballare per entrare nel nostro mondo interiore dove possiamo mostrarci l’un l’altro con le nostre fragilità, ferite ed emozioni che muovono i nostri animi.

Ora dobbiamo farlo per un pubblico che punterà i suoi occhi su di noi, non sarà facile ‘essere’. Sara’ difficile non cedere alla tentazione di lasciare all’ego il controllo per un mostrare virtuosismi e acrobazie.

Mi chiedo se questa è la cosa giusta. Voglio dire, noi qui,ora, a fare una gara, per cosa? Per freggiarci di un titolo che ci darà consensi, applausi e classi piene di studenti attratti dal prestigio che rappresenteremo…il Pascal di Pirandello affermava: «Lavoriamo senza posa ad abbellire e a conservare il nostro essere immaginario e trascuriamo quello vero».

Nel corso di ogni esistenza, il problema che si pone qualsiasi essere umano è quello di scegliere e di decidere se si vuole essere ciò che si è oppure apparire per ciò che non si è, consapevoli che siamo noi a circoscrivere l’incisività nel nostro essere, del nostro esistere e del nostro agire.

Possiamo incidere positivamente sull’ambiente in cui viviamo, proponendo stili di vita e finalità diversi da quelli che critichiamo e che non ci rappresentano.

Allora torniamo a noi, al quel tango intimo e nostro..”

“Cara sei sopraffatta da forti emozioni, ansia da prestazione, paura di fallire…

È normale, sono sensazioni che tutti gli artisti provano prima di salire sul palcoscenico, per condividere e donare emozioni.

Vedrai sarà un connessione più ampia che coinvolgerà anche lo spettatore più distratto e sarà bellissimo vivere quei momenti li con te, con il nostro tango, con il pubblico.

Vieni, andiamo, fidati di me.”

I due salgono sul palco e riescono ad emozionarmi con il loro tango fatto si di lustrini ma ancora pieno del loro amore per una danza che in tutte le sue sfaccettature riesce ad arrivare al cuore.

Allo spegnersi dei riflettori mi ritrovo sveglia nella mia stanza dove mi appresto ad annotare il ricordo del sogno appena vissuto.

Ma.Pu

Nota d’arte

Il maggiordomo cantante (The Singing Butler)

una coppia che danza abbracciata sulla battigia, contro un cielo livido, che minaccia tempesta. I due amanti ballano protetti maldestramente dagli ombrelli di una cameriera e di un maggiordomo, che forse canta, come suggerisce il titolo.

L’uomo e la donna sembrano persi l’uno nell’altra, quasi immemori delle due discrete presenze che tentano di ripararli dalla pioggia. Nessun volto è visibile frontalmente i protagonisti diventano i movimenti danzanti del Tango……

Per dipingere la danza è necessario chiudere gli occhi, scegliere la melodia e immaginare, prima di prendere il pennello…

Nonostante la comunicazione digitale, la Gran Bretagna resta un paese in cui è comune inviare i bigliettini di auguri. Spedire le “greeting cards” è una tradizione intramontabile

Le stime ufficiali parlano di oltre 2 miliardi di cartoline inviate ogni anno

L’opera di Jack Vettriano conta 6 milioni di poster venduti ed è l’opera più riprodotta sulle cartoline di auguri in U.K.

Una curiosità ;

Nel 2004 The Singing Butler fu venduto a Sotheby’s per quasi 750.000 sterline

Alessio Musella

Tags : Marinella Pucci

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