close

arte

Arte

SPAZIO SV-CENTRO ESPOSITIVO SAN VIDAL: UNA PREGEVOLE CASA CHE PORTA I SAPORI DI UN IMPORTANTE PASSATO CULTURALE  a cura di Maria Marchese

SPAZIO SV-CENTRO ESPOSITIVO SAN VIDAL

Con i mesi di Novembre e Dicembre, lo Spazio San Vidal aprirà le proprie soglie per ospitare due esperienze espositive complementari: “I’LL BE YOUR MIRROR e “SEME” .

Gli artisti hanno modo, quindi, di manifestare se stessi, attraverso espressioni d’autore dirette e altresì riflessive; esse parlano, in entrambi i casi, del rapporto dell’essere umano più immediato e intimo… quello, quindi, con il proprio io, e, medesimamente, con ciò che quest’ultimo addiviene, interagendo con la realtà che lo circonda e, in particolar modo, con il mutevole potenziale della Natura.

Lo faranno con linguaggi differenti, che, però, si integrano nel medesimo idioma: l’arte diviene, quindi, alfabeto speculativo personale, corale o riservato.

Le mostre saranno curate dalla sinergia nata tra Christian Palazzo con l’editor Alessio Musella e la poetessa e curatrice Maria Marchese.

Christian Palazzo accoglierà, allora, gli interpreti, nella propria dimora… e che dimora!

Le pareti di SPAZIO SV – CENTRO ESPOSITIVO SAN VIDAL profumano dei fermenti intellettuali degli anni ’40.

Il Maestro Felice Carena fu il primo presidente del “Cenacolo San Vidal” : nel 1949 si espresse, nella chiesa (non aperta al culto) , denominata “Galleria San Vidal” , la prima importante mostra d’arte e artigianato liturgico.

La parola “cenacolo” ritrova, in questo senso, il proprio spessore esperienziale di convivio: in esso, intellettuali o artisti ammanniscono varie manifestazioni di un “credo” comune.

“Centro d’Arte San Vidal”  nasce, invece, negli anni Sessanta, per mano dell’illustre critico d’arte e giornalista del «Gazzettino» Paolo Rizzi e del pittore Maestro Ernani Costantini.

Quelle pareti hanno ospitato florilegi interpretativi di autori del calibro di Felice Carena, Virgilio Guidi, Bruno Saetti, Saverio Rampin, Tancredi Parmeggiani, Giorgio De Chirico, Ottone Rosai, Carlo Carrà, Massimo Campigli, Felice Casorati,  Marco Novati, Marzio Banfi, Neno Mori, Giampaolo Domestici, Francesco Valma, Miro Romagna, Carlo Dalla Zorza, Remo Brindisi, Georg Rouault, Pietro Annigoni, e tanti altri artisti di fama nazionale e internazionale.

Negli anni ’90 il Centro ha cambiato location e, dalla Chiesa di San Vidal, si è trasferito nella ex Scoletta di San Zaccaria.

Arti e Mestieri d’un tempo impregnano i confini di questo nuovo spazio, maturando, però, inespresse indagini conoscitive.

Dal 2018 in poi, con l’avvento della nuova direzione, si sono apportati lavori fondamentali di rinnovamento, che hanno reso quel “templum”  più attuale e fruibile, valorizzando, invero, la memoria storica concreta.

Proprio durante questo anno, la parte organizzativa viene affidata a Christian Palazzo. Esperto di fotografia e di arti visive, nel passato aveva un’unica certezza: il mondo dell’arte rappresentava la sfera evolutiva in cui sentiva la necessità di esperirsi e crescere.

Cambia, in realtà, lo sguardo rivolto nei confronti della sua figura; via via matura un ruolo, che lo vede cambiare totalmente la veste… così, si spoglia dell’abito dell’esteta, per appropriarsi di quello del “art planning developer” .

Con occhio lungimirante e cangiante, sceglie, accuratamente, tematiche, autori, dettagli grafici e spaziali, accogliendo, con centellinata ricercatezza, ogni singolo evento, dal workshop alla presentazione letteraria, dall’esposizione ai dibattiti.

Un progetto che si sta distinguendo, nato proprio a cavallo tra il 2021 e il 2022, è “NEBULAE”  : si concretizzerà in una ricercata edizione cartacea, che verrà consegnata a biblioteche, musei e fondazioni, in cui è possibile trovare molteplici volti del panorama artistico nazionale e internazionale e i loro riferimenti.

Sarà, quindi, uno strumento utile e efficace per gli addetti ai lavori e per gli artisti, offrendo uno scelto spaccato divulgativo.

Un calendario, quello dello Spazio San Vidal, ricco di eventi, che si susseguono; le mostre hanno un’identità propria e policroma, coinvolgendo scambi interpretativi interessanti e peculiari “Orizzonti Trasversali” . “IL MONDO INVISIBLE” ,  “CAMERA CHIARA” e “MISCELLANEA”  hanno messo in dialogo il pubblico con gli universi dell’astrattismo, della fotografia e del Carnevale, fornendo poliglotte chiavi di accesso a inusuali e alternativi portali artistici.

Un ennesimo “stargate”  solleticherà immaginario e attenzione, nel mese di Aprile:  “JEUX D’AMOUR” di Pietro Beretta rapirà, allora, il senso, fascinandolo addentro il complesso viaggio, compiuto, dal protagonista, con la scomparsa compagna e Musa Annagret Engelberger.

Questo simbiotico rapporto si traduce in istanti compositivi e plastici, episodi di una narrazione, diadica, universale e sociale, liquefatta indi in preziose custodie lignee di vini, in estatiche sedute… alla ricerca dell’obliato e sincero volto, fermo, tra le concrete trame di quella liturgia complice.

Maria Marchese

Leggi Ancora
ArteEventi

L’arte di Cristina Lefter per supportare il Villaggio Della Madre e Del Fanciullo ONLUS

Cristina Lefter

L’arte della pittrice Cristina Lefter a supporto del Villaggio della madre e del fanciullo ONLUS, associazione che accoglie a Milano madri e bambini in difficoltà da oltre 70 anni.

La serata fortemente voluta e organizzata dal Rotary Club Passport Innovation, si terrà il 14 gennaio 2022 alle ore 20 al Palazzo Visconti di Milano. Arte, Musica, Solidarietà per una evento in cui l’elemento artistico sarà di supporto attivo e solidale alla causa del Villaggio della madre e del fanciullo ONLUS.

La pittrice Cristina Lefter sarà presentata dal critico Vera Agosti.

Le opere più recenti dell’artista sono dedicate al soggetto delle bolle di sapone, chiaro riferimento ai giochi d’infanzia, nonché omaggio a una ricerca scientifica attualissima, per cui tramite bolle di sapone è possibile impollinare campi e alberi da frutta, per far fronte alla moria delle api propria dei nostri giorni.

I lavori, realizzati con un uso lirico e personale della tecnica del dripping (sgocciolamento del colore sulla tela), impreziosiranno la sala dell’evento e alcune magliette, dipinte a mano, potranno essere acquistate durante la serata.

I proventi saranno devoluti in favore del Villaggio della madre e del fanciullo ONLUS. Al Presidente del Villaggio e socio del Rotary Club Passport Innovation, Giuseppe Matteo Talamazzini, il compito di narrare la storia e l’attività della storica ONLUS.

Una serata all’insegna della sostenibilità e all’innovazione sociale, ma anche ambientale, ben presenti nella poetica di Cristina Lefter, si legano naturalmente alla mission del Club Rotary organizzatore dell’evento, che fa dell’innovazione e dei tre pilastri della sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – fondamenta delle sue attività.

Il sottofondo musicale del grande sassofonista Vince Martella allieterà la cena prevista in una delle storiche sale del Palazzo Visconti.

Evento a numero chiuso nel rispetto della normativa anti-Covid, prenotazione obbligatoria.

Per maggiori informazioni e accrediti stampa:

segreteria@rotaryclubinnovation.org

Leggi Ancora
ArteAttualitàEventi

Parma, Il 23 ottobre 2021, dalle ore 18:30 LA GALLERIA ART&CO inaugura la MOSTRA DI ANTONIO LONGO.

ANTONIO LONGO

Il 23 ottobre 2021, dalle ore 18:30, presso la galleria d’arte ART&CO di Parma in borgo Palmia 4/B, verrà inaugurata la mostra dell’artista Antonio Longo.

L’esposizione, visitabile dal 23 ottobre al 20 novembre 2021, ospita oltre venti opere tra le più rappresentative dello straordinario artista cuneese. Il maestro Longo, è celebre per i suoi décollages su tela, i cui soggetti sono personaggi iconici che hanno lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo oppure indimenticabili volti del mondo cinematografico e fumettistico. 

Durante la serata sarà presentato il libro d’arte monografico di Antonio Longo, a cura di Alice Pezzali e Serena Baccaglini – edito da Silvana Editoriale – che contiene una vasta selezione dell’ultima produzione dell’artista.

Grazie ad ART&CO e ai galleristi Simone Viola e Tiziano Giurin, l’artista Piemontese giunge nel suggestivo borgo di Parma per permettere ai visitatori e collezionisti di immergersi negli aspetti più affascinanti della sua creatività.

Orari galleria:

Dal lunedì al venerdì: 10:30 – 13:00 / 15:00-19:00

Sabato: 10:30 – 13:00

Possibilità di visite su appuntamento.

Ingresso gratuito

Foto opere Antonio Longo: Samuel Alexander Acevedo

Press Office 

Iolanda Pomposelli

For You Communication

Phone: +39 347 8759960

E-mail: pressoffice@foryoucommunication.com

Leggi Ancora
ArteModa

La nascita del progetto “Soeve “, Arte, moda e ecosostenibilità.

SOEVE

Per scoprire da dove nasce il Progetto SOEVE , è necessario andare in dietro di 2 anni:

Fusion Art ,2019 Corigliano Rossano, è stata protagonista di una  collettiva d’arte  in cui sono state esposte, opere di pittura e di espressioni artistiche diverse.

Ha inaugurato la mostra in collaborazione con il WWF Calabria Citra, una particolare sfilata di 22 abiti confezionati con carta riciclata, realizzate dalle artiste creatrici dell’evento Sonia Quercia e Veronica Martino. 

I materiali utilizzati per realizzare gli abiti sono stati inusualmente prodotti legati al mondo della carta piegati ad arte

Quotidiani e tovaglie diventano protagonisti , imbastite, cucite e lavorate come se fossero vere stoffe

I LIBRI che si trasformano in  Volant non solo con materiali morbidi, ma anche con quelli più “rigidi”, come le pagine dei libri. creando due gonne dallo stile diverso, una dal carattere più rock, l’altra più delicato oltre a  più di trenta ventagli, una gonna dallo stile retrò, un abito fresco e leggero composto da fiori prima disegnati e poi ritagliati.

Non poteva mancare la carta da regalo che nonostante la sua delicatezza e fragilità, è stata imbastita e cucita

Passiamo ora alla carta da imballaggio, estremamente difficoltosa da lavorare per la sua “resistenza”, si è trasformata in un abito dalle linee morbide.

Nella fragilità della CARTA VELINA E CARTA CRESPA  prendono forma una gonna di carta crespa, un top e un abito da sera a balze.

Chiudiamo la sfilata come il Capo “di punta” per eccellenza  l’abito ARIANNA.

Un romantico abito da sposa composto da duemila peonie realizzate interamente a mano lavorando e modellando tovaglioli di carta…..

Proprio dal successo di critica e pubblico di  questo evento prende vita SOEVE , binomio creativo  formato da Sonia Quercia e Veronica Martino.

SOEVE è il risultato di idee e passioni condivise messe a servizio della creatività, miscelando  sostenibilità, moda e arte, lo scopo è quello di realizzare capi non solo da passerella, ma intesi come vere e proprie composizioni artistiche.

Sonia e Veronica stanno già lavorando alla realizzazione di abiti in plastica senza escludere la possibilità di un utilizzo di stoffe nel prossimo futuro.

Giuseppina Irene Groccia

Leggi Ancora
ArteAttualitàSenza categoria

Arte in box, Delta NA presenti!

arte in box

L’associazione culturale Punto Rosso di Cernusco (LC) dà il via al progetto di sensibilizzazione Art In Box, che a partire dal 29 maggio prevede la distribuzione di oltre 240 opere d’arte contemporanea che verranno recapitate come omaggio in modo casuale a famiglie dei comuni di Cernusco e Imbersago dentro un cartone simbolicamente somigliante ad una confezione di pizza da asporto. All’interno le fortunate famiglie troveranno l’opera, la descrizione del progetto e la biografia dell’artista.

Il progetto Arte in Box arriva alla sua fase finale, cioè la distribuzione delle opere, dopo mesi di impegno e lavoro volontario dei membri dell’associazione, che hanno selezionato e invitato artisti di spicco del panorama contemporaneo italiano, raccolto le loro opere, preparato le “Art Box” e dato così vita ad un progetto sinergico di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla cultura che sta rischiando, in un momento così delicato, di essere accantonata o dimenticata.

Gli artisti Delta N.A. hanno subito risposto alla chiamata, donando un’ opera a tecnica mista su carta dal titolo “Dreaming of Istanbul” che testimonia allo stesso tempo quanto siano importanti l’arte e la cultura ma anche la possibilità di viaggiare e immergersi in un contesto differente per ampliare i propri orizzonti, tutte cose che in questo periodo sono precluse. I due artisti sono rimasti colpiti dalle parole di Silvana Nicolai, presidente dell’associazione Punto Rosso che scrive:

“Con questa iniziativa vorremmo ricordare a tutte le persone che abbiamo bisogno di pane, ma anche delle rose, che l’arte e gli artisti esistono e sono le altre vittime, vive, di questa pandemia …  Quindici mesi fa, come nella fiaba della Bella Addormentata, nel giro di pochi giorni siamo sprofondati in un sonno profondo. Una coltre di silenzio ha avvolto le nostre città e la bellezza rappresentata dall’arte, dalla cultura, dallo spettacolo è stata cancellata dalle nostre vite.

Attività ritenute, senza dati concreti, potenzialmente veicolo di contagio del virus Covid 19.

Migliaia di persone sono rimaste senza lavoro, con troppe incertezze sul loro futuro, rese invisibili giacché il loro contributo alla società, considerato non necessario come il cibo o il calcio. Ma forse senza nemmeno spiegarci il malessere che ci assaliva ci è mancata la loro presenza come parte della cura di cui avevamo e abbiamo bisogno.

La nostra iniziativa, di arte in scatola consegnata a domicilio, che può apparire insolita o perfino stravagante, vuole contribuire a rendere omaggio e visibilità ai tanti artisti, tra cui molti giovani, che con generosità hanno deciso di donare le loro opere d’arte per entrare a “mostrarsi” nelle case di 120 famiglie o cittadini, scelti a caso, di Cernusco e Imbersago (240opere tra dipinti, sculture, fumetti, poesie, racconti e foto). “

L’iniziativa non si ferma qui ma prevede, alla riapertura delle strutture pubbliche, l’organizzazione di una mostra che celebrerà la rinascita dell’arte, esponendo le opere che saranno prestate dalle famiglie che le hanno ricevute in dono.

La distribuzione delle opere avverrà tra il 3 e il 13 Giugno. Per maggiori informazioni: puntorosso.rda@gmail.com

Leggi Ancora
Arte

Simone D’Auria parte con i suoi multipli

Simone D’Auria
Simone D’Auria

Simone D’Auria parte con i suoi multipli, saranno edizioni 1/100 per tutto il mondo dei suoi preziosi dipinti e sculture, realizzati con tecniche dallo stesso artista recuperate dagli anni 80. I multipli d’arte che già stanno avendo una richiesta aspettata, saranno venduti a prezzi più contenuti rispetto agli originali, ma garantiscono già un aumento di valore economico, il che significa che i fortunati che acquisteranno i primi numeri potranno molto probabilmente meritarsi un futuro investimento redditizio.

Come confermato il mercato dei multipli negli ultimi anni ha apportato nel mondo dell’arte e degli investimenti incrementi considerevoli, bisogna solo affidarsi alle gallerie giuste che sapranno consigliarvi la direzione da intraprendere.

Nel caso di Simone D’Auria è il gruppo Art&Co Gallery e Mag Gallery ad avere preso da poco tempo il suo controllo Nazionale. artcogallerie mag.artgal iosonosimonedauria.
Le opere di Simone D’Auria sono sempre più richieste e ricercate, anche Charles LeClerc, pilota di Formula 1 del team Ferrari, è diventato suo collezionista.

Charles oltre ad essere un pilota, è anche un appassionato di arte,

Leggi Ancora
ArteSenza categoria

ZooArtRevolution un progetto firmato dall’artista Simone D’Auria

Simone D’Auria

A quanto pare l’artista scimpanzé limbani con quasi un milione di Follower, non ha avuto bisogno del MicroChip impiantato di Elon Musk, a Scoprirlo l’artista Simone D’Auria

, che con il suo progetto zooArtrevolution, ha ideato con la collaborazione della fondazione Zoological Wildlife di Miami in Florida, una fusione tra le sue sculture d’arte ed alcune specie animali, in estinzione ,immortalando lui stesso con degli scatti unici fotografici, gli animali che interagivano con le sue sculture.

Il progetto è destinato all’acquisto di fotografie uniche il cui ricavato andrà devoluto per intero alla stessa fondazione impegnata da anni al recupero e alla salvaguardia di specie animali in estinzione.

Per seguirli e supportarli i link: @zvfmiami @limbanizvf @iosonosimonedauria

Leggi Ancora
ArteAttualitàInterviste

Silvia Ricchelli e l’amore per il Restauro.

silvia Ricchelli

Una professione che affascina, ma che sembra stia svanendo, è il “Restauratore”, colori, tecniche, passione, abbiamo intervistato Silvia Ricchelli per scoprire insieme come vive oggi chi permette al passato di affacciarsi nuovamente al presente.

Il tuo primo contatto con il mondo del restauro ?

sentimentalmente parlando il mio primo contatto con il mondo del restauro è avvenuto un pomeriggio a casa davanti alla televisione. 
Trasmettevano uno speciale sulla Cappella Sistina e sul restauro del Giudizio Universale.

Rimasi a bocca aperta, mi sembrava incredibile. La figura del restauratore mi sembrava paragonabile a quel di un mago ed è stato amore a prima vista!

Il vero incontro “fisico” invece è avvenuto durante il primo anno di università.

Esattamente nel 2005 presso gli Istituti Santa Paola di Mantova. 
Ho scelto questa scuola durante una visita informativa. Rimasi affascinata dalla gigantesca sala di restauro, ospitava numerose pale d’altare del Seicento  e antichi dipinti più piccoli.
Mi sembrava un mondo assolutamente elegante e magico, misterioso, complicato. non ho avuto nessun dubbio.

Ho capito in quel momento che io volevo e dovevo imparare queste magie (le considero tuttora magie). 

Quando hai capito che il restauro  sarebbe diventato da passione a professione?

Il mio percorso è stato appunto frequentare gli Istituti Santa Paola con indirizzo restauro di dipinti du tela, tavola, sculture lignee e catalogazione di beni culturali.

Concluso il mio percorso e dopo aver lavorato tre anni presso un laboratorio di restauro, nel 2011 decido di aprire un mio laboratorio, DomusArte.

Come arrivano a te i committenti? 

Dopo qualche anno di rodaggio, posso dire di essere riuscita ad avere una mia rete di clienti fedeli e soddisfatti. I committenti di restauri o di dipinti arrivano da me in primis con il classico passaparola, dalla pubblicità tramite le mie pagine Facebook e Instagram è dalla “semplice” fortuna di avere una vetrina.

Preferisici lavorare con il pubblico o con il privato ?

Se proprio devo scegliere, preferisco lavorare con i privati. Si ha semplicemente un contatto più ravvicinato e trovo che la comunicazione sia più veloce e limpida. 

il tuo primo restauro?

il mio primo restauro indipendente lo ricordo molto molto bene. 
si trattava di un dipinto del Seicento, raffigurava una Madonna nella classica iconografica, viso dolce e manto azzurro. Il restauro comprendeva una pulitura della pellicola pittorica ed un protettivo finale. In teoria un restauro conservativo senza troppi colpi di scena.

Durante la pulitura, nello specifico della zona ai piedi della Madonna, mi accorgo di un notevole strato di ridipintura (e le ridipinture sono molto spesso subdole e insidiose). La analizzo e lentamente continuo con la pulitura, più la ridipintura sparisce più appare una forma che a poco a poco diventa una figura; un uomo per l’esattezza.

Un piccolo uomo ai piedi di Maria.

Accanto a lui altri tre e poco distante quattro suore.

Probabilmente i committenti del dipinto in origine. 

Un aneddoto che ricordi con il sorriso ?

Più che un aneddoto ricordo parecchi momenti che mi fanno sorridere, ad esempio una frase che disse la mia insegnante di restauro:” salvatevi il mio numero ragazze perché un giorno, quando sarete alle prese con restauri impossibili, il mio numero vi servirà”
Effettivamente è vero, ogni volta che ho qualche dubbio scatta il messaggino o la telefonata alla prof! 

Se potessi incontrare un artista del passato , chi e cosa gli chiederesti?

Bella domanda. Difficilissima direi. 
Impossibile scegliere un solo grande artista del passato. Come si fa?!? 
Probabilmente mi limiterei ad osservarlo, ad osservare le sue mani, le sue espressioni nei confronti dell’opera. 
La sua passione e la sua energia..la scelta dei pennelli, delle sfumature, solo allora forse potrei permettermi di fargli una delle duecentomila domande che probabilmente e quasi sicuramente avrei! 

Quanto conta la comunicazione ?

La comunicazione è TUTTO. Fondamentale. 
Mai dare per scontato. Comunicare e’ alla base di ogni cosa: Ti permette di confrontarti, di capire un possibile successo o di intuire che probabilmente il successo avverrà in un altro momento. 

Cos’è per te l’arte?

L’arte, non vorrei essere scontata ma è la mia quotidianità, il mio mondo, la mia energia, la mia vita. 
E’ un ingrediente fondamentale della mia felicità e del mio benessere.
Accessibile a chiunque senza chiedere nulla in cambio. 

Leggi Ancora
ArteAttualità

Dove sono “Le Vele” di Turcato donate alla Città di Viareggio?

le vele di turcato

Barbara Paci, capogruppo del gruppo misto a Viareggio, ha ritrovato le “ vele” di Turcato all’interno di un ala di villa Borbone, lasciate a se stesse, piene di polvere ed in uno stato di abbandono preoccupante.

Le ha trovate in pessime condizioni non riposte come un’opera d’arte di quel valore, sia artistico che economico richiederebbe.

Le “ vele”, o meglio, le Oceaniche di Giulio Turcato devono essere assolutamente restaurate al più presto e ricollocate in piazza Puccini, nel luogo dove l’artista le voleva donandole alla Città di Viareggio.

Barbara Paci,da storica dell’arte e tecnico in questo settore specifico non riesce ad immaginare il perché dover lasciare un’opera così importante che è stata donata alla città di Viareggio in questo stato di totale abbandono e noncuranza.

Ormai è passato diverso tempo da quando è stata inaugurata la nuova piazza Puccini, dove questa particolare scultura mobile era stata posizionata, dopo varie ipotesi sulla collocazione.

Una scultura monumentale che l’artista Giulio Turcato ha voluto donare nel 1990 alla città di Viareggio, luogo dove ha deciso di vivere gli ultimi anni della sua vita e dove ha voluto essere sepolto.

Delle forme che richiamano le tavole da surf, i colori dell’estate e, grazie ai suoi piedistalli mobili, potevano ruotare a seconda del vento.

La migliore collocazione secondo Turcato doveva essere di fronte al mare o in piazza Puccini, dove furono collocate.

La spesa per installare questa grande opera non fu poca, circa 50 milioni di lire dati dalla banca Toscana per poter vedere le Oceaniche oscillare così come avrebbe voluto il maestro, ma si sa il tempo ed il salmastro corrodono tutto e questa scultura non è rimasta immune al passare inesorabile del tempo.

Quando la prima amministrazione Del Ghingaro decise di ristrutturare piazza Puccini fece rimuovere tutte le Oceaniche e il giorno dell’inaugurazione non vennero ripristinate, nonostante i lunghi tempi per ottenere i permessi e fare i lavori, circa un anno, che ha comportato la chiusura della piazza.

Alle varie polemiche, siamo a fine dicembre 2019, il sindaco Giorgio Del Ghingaro risposte con questa frase “ La verità è sempre banale, a volte perfino scontata e ovvia:

Le famose “ Vele” di Turcato sono state tolte dalla nuova Piazza Puccini perchè i piedistalli avevano bisogno di manutenzione, erano corrosi e il vento poteva rendere pericolosa l’opera d’arte.

Saranno sistemati, con tutti i crismi del caso e il tutto riprenderà nuova vita in un luogo più visibile, in maniera da farne risaltare ancora di più la colorata bellezza.”

La stessa motivazione che ha riconfermato nel luglio 2020, ma sono passati in totale due anni e non è stato ancora fatto niente.

Di questa risposta ne fummo tutti contenti, ma allora perché Barbara Paci ha  ritrovato queste sculture in un magazzino e non al centro di restauro a Firenze?

Quanto tempo ci vuole per ristrutturare dei piedistalli? O meglio cambiarli?

Non mi sembra che si stia dimostrando una grande lungimiranza sulla cultura e sui simboli che stanno a cuore alla città da parte di questa amministrazione dalla quale non vorremmo un altro spot elettorale come risposta, ma una risposta reale sulle tempistiche effettive e sul prossimo collocamento di questa opera, che Barba Paci ricorda,

è stata donata da uno dei più apprezzati artisti del ‘900 alla città di Viareggio.”

Leggi Ancora
Food & Beverage

Linardi Vini presenta “confezioni d’autore, in collaborazione con l’artista Mario Fontana,

Linardi Vini

Francesco Linardi nasce a Bocchigliero, una località rurale alle pendici della Sila.

A quei tempi ogni famiglia del paese era proprietaria di un vigneto ad alberello che produceva uva Gaglioppo, Trebbiano, Greco Bianco e Pedilungo.

Nel 1960 decise di aprire una piccola cantina a Cirò Marina e da allora, ogni anno, seleziona e compra l’uva di migliore qualità dai tanti piccoli proprietari di vigneti della zona Cirò.

Quest’anno ha creato  esclusive confezioni d’autore, in collaborazione con l’artista Mario Fontana,

Sono 6 le diverse opere da scegliere  stampate su tela e applicate alla confezione in legno che contiene la  bottiglia più prestigiosa della produzione Linardi .

Ogni confezione contiene una bottiglia Magnum di Cirò Doc Rosso Doc Superiore Riserva 1998, confezionata a mano e con chiusura e sigillo in ceralacca.

Le sfide non sono terminate e lavorare con queste particolari e rare varietà di uva è per me un grande privilegio e sono convinto che col tempo i nostri Cirò saranno sempre più riconosciuti e apprezzati per quello che sono realmente, senza il bisogno di compromettere ciò che li rende unici.

Roberto Linardi

www.promo-linardiwines.com

Leggi Ancora
1 2
Page 1 of 2