Jonathan Kogasso dal Congo in tenera età si è trasferito dagli zii in Lombardia dove vive ancora oggi.
Ha 25 anni , disciplina ferrea grande motivazione e forte senso dell’onore disegnano il suo profilo, caratteristiche fondamentali per la sua carriera di Pugile.
Il suo punto di forza è essere stato in grado di unire la parte tecnica dell’allenamento fisico a quella innovativa legata all’ “allenamento mentale”.
I suoi allenatori oggi sono l’ex campione Vincenzo Gigliotti, che cura la sua parte atletica e la tecnica, che lo segue da sempre , e Serena Fumaria, Mental Coach professionista, che segue la parte mentale e la gestione degli obiettivi, l atleta viene seguito per la parte medica e tecnica da professionisti e tecnici del settore.
Jonathan, viene dalla Repubblica democratica del Congo, precisamente Kinshasa, e ha un grande sogno…
All’età di otto anni ha lasciato la sua terra, con i suoi genitori e fratelli.
Non è stato facile spiegare per lui e comprendere per la sua famiglia la ragione del suo viaggio.
Il suo indiscusso talento sul ring lo mette in gioco per se, la sua famiglia, con il pensiero di poter aiutare anche le persone che hanno un bisogno economico , ma anche morale.
Questo è il suo sogno.”
“E’ entrato in palestra a Voghera e trovandosi davanti a storie sportive importanti, (Parisi e Gigliotti tra tutti).
Complice la sua innata attitudine e il suo fisico si è appassionato da subito questa disciplina e solo dopo aver iniziato a praticarla è venuto a conoscenza che anche nella sua famiglia, papà e fratello, l’avevano praticata.

Nella box le prime difficoltà sono legate alla costanza negli allenamenti alla disciplina dentro e fuori dalla palestra”
“Ha cominciato nel 2014 e dopo un anno ha disputato il suo primo match perdendolo.
Oggi, dopo vari tornei nazionali ed internazionali il suo percorso conta 50 match disputati di cui 39 vinti , 20 per KO, 10 persi è un pareggio”
“Per lui la tecnica può essere rappresentata come uno stile di vita, un fraseggio pugilistico di alto livello e bellezza nei movimenti ed intelligenza strategica sul ring.
Il suo allenatore è Vincenzo Gigliotti, noto ex pugile e campione della sua categoria con Vincenzo si allena dopo l’orario di lavoro nella palestra di Voghera che si chiama “Box Station”, lavorano insieme per circa un’ora e mezza ogni sera, tranne giovedì e domenica pomeriggio.
Nella preparazione alterna una settimana di carico con pesi a una settimana di tecnica e resistenza, 20 giorni prima del match concludono con un lavoro in scarico e di sparring.
In una disciplina come il Pugilato Mantenere un equilibrio mentale è essenziale per affrontare gli ostacoli e le incertezze che si possono rivelare durante il percorso.
Un ottimo focus dà la giusta motivazione per dare il massimo fuori e dentro al ring.
Così come Vincenzo Gigliotti e altri tecnici seguono la sua parte di allenamento e quella fisica, JONATHAN ha scelto di essere seguito dalla Mental Coach, Serena Fumaria, alla quale ha affidato la sua parte di formazione e crescita personale che lo aiuta ad avere una maggiore lucidità maggiore sui suoi obiettivi.
Così come nell’allenamento fisico costante, l’allenamento mentale crea un cambiamento interiore e migliora inevitabilmente i risultati.
Attraverso gli incontri con la Mental Coach Serena Fumaria ha capito che nella vita bisogna essere in grado di soffrire, ma quando ottieni dei risultati che gratificano, niente può fermarti, e loro stessi diventano stimoli importanti .
Per JONATHAN la violenza è qualcosa che si subisce senza il proprio consenso la boxe ha regole e la sua funzione non è quella di fare male a qualcuno che è indifeso o più debole, ma è uno scontro ad armi pari tra due persone.
Il suo obiettivo primario è diventare campione italiano, successivamente qualificarsi per le olimpiadi, ed infine diventare campione del mondo.
Può suonare presuntuoso quando appena scritto, ma come sostiene Serena Fumaria pensare in grande è il primo step per trasformare un sogno in realtà
JONATHAN , quando gli vengono chiesti consigli da dare a chi volesse intraprendere questa carriera sottolinea sempre di avere cura del proprio corpo e della propria mente , facendo si esercizi fisici , ma leggendo anche leggendo libri per tenere attivo il proprio cervello e lo sviluppo cognitivo.
Eliminare i vizi come l’alcol e dimenticare qualsiasi utilizzo di droghe, anche le più leggere che sono comunque veleno per il corpo.
Jonathan in particolare quando incontra situazioni legate al fenomeno negativo del bullismo, non gira la testa dall’altra parte, essere in grado di combattere sul ring, può diventare stimolo per combattere senza violenza questo male invisibile.
Jonathan ha trovato la propria strada e ha intenzione di percorrerla fino in fondo. È un uomo che ha a cuore la vita degli altri e il suo obiettivo è diventare un grande campione, un uomo di rispetto per poi essere un esempio positivo per molti, per dimostrare che si può arrivare con impegno, anche a traguardi che sembrano essere impossibili.”