Si è svolta lunedì 9 novembre “Percorriamo emozioni”, nuova rubrica online e settimanale proposta da “Living around”, il cui fulcro è la valorizzazione del turismo, del territorio, dell’enogastronomia e della ristorazione italiana
A spiegarlo un team composto da Sandra Paoli Direttore e founder Glance Garda&More, Francesco Guidugli Presidente di Solidus, Mauro Alberti Direttore commerciale di Neururalehub, Franco Muzzio direttore di Tarkalibri – la Collana dei Territori, Roberta Rampini giornalista professionista e autrice di libri, Max Rigano giornalista e responsabile Ufficio Stampa “Living around” e dai due fondatori: Matteo Galiano e Monica Meglioli
Living around, ‘percorriamo emozioni’ è rivolto ad avventurieri che, spinti da curiosità intendono esplorare spazi, realtà, culture, magari prese poco in considerazione, destinate quindi, a rimanere nell’ombra. L’enogastronomia in questo scenario diviene di fondamentale importanza.
Basta questo per comprendere che la valorizzazione di cui si tratta è il territorio.
Come nasce il progetto ?
Nel corso della diretta la prima presentazione arriva da Matteo Galiano:” Nasce da un’idea di libertà, di ricerca di bellezza, sapori, radici e tradizioni per riscoprire il nostro tempo, dalla volontà di nutrire la nostra anima. Tutto ciò sarà possibile attraverso itinerari nascosti, dove sarà possibile godere di prelibatezze, storia e patrimonio culturale. Ad affiancarlo Carlos Mac Adden, giornalista pubblicista, che da sempre si occupa di enogastronomia
“Mi hanno voluto in questo viaggio perché apportassi ciò che ho appreso in questi anni.
I viaggiatori curiosi o compartecipanti, sono viaggiatori attivi, che costruiscano il percorso, che non si fermino alla superfice, ma vogliano arrivare al fondo, insomma caratterizzati dalla curiosità, in grado di fare uso accorto della capacità critica”.
A comporre gli itinerari, ovviamente aziende, affinché possano ampliare il loro essere.
Circa la realizzazioni di questi ultimi, prende parola Sandra Poli fondatrice di Glance Garda&More,
“Mi occupo di turismo, è la mia passione, ho convogliato questi miei 30 anni d’esperienza nel turismo, che spaziano in vari campi, in questo progetto, di cui sono collaboratrice, credo davvero molto”.
L’intenzione è di promuovere il concetto di italianità, il bello, il buono, tutto ciò che è fatto bene, con cura, soprattutto è diretto ai nostri produttori.
Decisiva è la passione per questo mondo: chi lavora nel turismo è fortunato in quanto a contatto con arte, cultura, enogastronomia.
Occorre avere una perfetta conoscenza del territorio, amarlo e da qui sviluppo itinerari”.
A focalizzarsi sulla componente emotiva è Max Rigano, giornalista : “ Ho sotto mano “ Il codice dell’anima” libro che racconta i percorsi umani. La persona è soprattutto anima, ciò che quest’ultima interpreta meglio è la coscienza di star intraprendendo un viaggio, incognito.
Living around mi ha affascinato da subito proprio per questa ragione, perché tenta di intraprendere un viaggio per certi aspetti incognito, dall’altra parte ha obiettivi chiari e trasparenti, cioè la valorizzazione del nostro patrimonio vinicolo, enogastronomico, strutture ricettive, mondo del turismo, ma è altresì qualcosa di più profondo: permette di entrare in una sorta di famiglia allargata, in cui a ciascuno è data la facoltà di portare un pezzo di sé, del suo viaggio, mescolandolo con quello altrui.
Una delle cose che mi è piaciuta molto è la ricerca di bellezza in ogni sua sfumatura.
AL momento il nostro sguardo sul mondo, la nostra capacità di guardare oltre è un gran valore aggiunto”.
Un progetto decisamente apprezzabile che lascia tuttavia sospeso due quesiti.
Quali sono le incognite dettate dall’attuale situazione, prima di tutto:
“Le incognite maggiori, dichiara Matteo Galiano, dipendono più che altro dalla possibilità di piegare quanto più rapidamente possibile la curva dei contagi: in questo senso abbiamo già i primi segnali di un rallentamento del Covid, il che mi pare un segnale positivo. Inoltre con le ulteriori misure restrittive di medio periodo e l’avvento degli anticorpi monoclonali e del vaccino annunciato dalla Pfitzer, direi che è vicina la fine dell’incubo. Teniamo conto inoltre che quanto più lungo è il periodo di lockdown, quanto maggiore diventa la voglia di tantissime persone di potersi concedere una vacanza. In questo senso siamo in presenza di un’opportunità da coltivare. Dobbiamo farci trovare pronti, con le strutture ricettive, i ristoranti, i musei, le aziende enogastronomiche che sono un nostro peculiare patrimonio”
Quanto all’efficacia del Dpcm, secondo quesito che resta sottostante ad una pregevole iniziativa come questa, risponde invece la cofondatrice di Living Around, Monica Meglioli:
“Penso che fosse necessario un intervento severo, secondo me fatto nel momento giusto per altro, ovvero quando la curva dei contagi era ancora in salita. Forse si sarebbe potuto evitare se ci fosse stata una sorveglianza attiva, ma è anche vero che questo problema non colpisce solo l’Italia ma il mondo intero”. Ad ogni modo non credo si potesse lasciare tutto com’era. Le misure sono giuste: ora occorre abbassare la curva dei contagi. Dopo ogni tempesta, comunque, arriva il sole.”
a cura di Mara Cozzoli
Per seguire le future dirette
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